Nereo e Loretta |
Dopo il compleanno di Mario ecco quello di Nereo, un volontario superimpegnato, marito quasi esemplare di Loretta, papà di Andrea e Alessandro, nonno di due bellissimi e simpaticissimi bambini Tommaso e Francesco, funzionario di banca in pensione. E' stato mio compagno in diverse escursioni e sciate sulle amate Dolomiti.
Oggi Nereo compie 63 anni, ma non li dimostra, ricordo sempre quella volta al mare che un suo amico, che non mi conosceva, mi ha scambiato per suo padre (ho sette anni più di lui).
Ecco il suo curricolo nel volontariato: volontario del CSV, dell'Associazione "Casa Leonati", di Banca Etica, della Caritas, dell'Associazione Italiana Sclerosi Multipla, impegnato nel Quartiere e nella Parrocchia di Santa Teresa, attualmente senza Parroco.
Nel 2007 è stato nel CIAD con l'amico volontario Dario Bedin, presidente dell'Associazione Fraternità Missionaria ONLUS , associazione di volontariato e solidarietà a
favore dei
Paesi in Via di Sviluppo con sede a Cadoneghe (PD).
Nella foto l'impianto per la produzione della varechina che Dario Bedin (a sinistra) ha portato nel Ciad, nel centro il vescovo di Moundu Joachin e a destra Maouale
Mbaidowolo un medico che ha studiato a Padova e ha sposato un'italiana
Perchè un dispositivo per produrre varechina? L’80% delle malattie dei Paesi in Via di
Sviluppo si trasmettono attraverso l’acqua non potabile.
L’acqua non potabile causa epidemie: tifo, colera,salmonellosi, gastroenteriti.
La popolazione beve acqua di pozzi aperti, stagni, fiumi.
Occorre aumentare la disponibilità di acqua potabile, fonte di vita, di sviluppo e progresso sociale. L’ipoclorito di sodio è un potente germicida e va utilizzato seguendo precise tabelle, rende l’acqua potabile (utilizzato anche negli acquedotti), indispensabile per pratiche igienico-sanitarie, disinfezione di: carne , ortaggi, frutta, piaghe, ferite, ambienti di vita e di lavoro, pentole, posate, wc, stalle.
L’acqua non potabile causa epidemie: tifo, colera,salmonellosi, gastroenteriti.
La popolazione beve acqua di pozzi aperti, stagni, fiumi.
Occorre aumentare la disponibilità di acqua potabile, fonte di vita, di sviluppo e progresso sociale. L’ipoclorito di sodio è un potente germicida e va utilizzato seguendo precise tabelle, rende l’acqua potabile (utilizzato anche negli acquedotti), indispensabile per pratiche igienico-sanitarie, disinfezione di: carne , ortaggi, frutta, piaghe, ferite, ambienti di vita e di lavoro, pentole, posate, wc, stalle.
Il
dispositivo per la produzione di varechina è stato concepito e
realizzato per
essere utilizzato con semplicità d’uso. L’apparecchio è costituito da un
tubo
stretto e lungo in PVC con attacco per elettrodi, un carboncino in
grafite
(positivo +) e un filo di
rame (negativo -).
Principio
di funzionamento: sfrutta la reazione di elettrolisi impiegando il
voltaggio di
una batteria da auto o pannello solare. Con il passaggio di corrente
attraverso
una soluzione di acqua e sale avviene una reazione chimica, producendo
Ipoclorito di sodio.
Sono
previsti corsi di formazione per il suo utilizzo e per l’uso della
varechina
secondo le varie esigenze.
L’
Associazione Leonati (Via Graf, 7 -
35125 Padova), ubicata nella Parrocchia di S. Teresa, è nata nel 1999
per
collaborare e sostenere le Suore Salesie che da alcuni anni avevano
avviato la
“Casa-famiglia Leonati”, una istituzione con finalità educative avente
come
obiettivo quello dell’accoglienza in affido di bambine e ragazze
minorenni con
difficoltà familiari, in collaborazione con i Servizi Sociali dei Comuni
e
delle ULSS.
Tanti
auguri Nereo!
Mi scrive Nereo: "Caro Giovanni, prima di tutto ti ringrazio del gentile pensiero di mettere nel tuo blog il mio curriculum di volontario anche se non ritengo di meritare tanta attenzione, ma se può servire per dare un piccolo esempio che con la pensione non finisce tutta la vita e che qualcosa di buono si può ancora fare, ben venga anche questa tua iniziativa.
RispondiEliminaLa tua attività nell'Associazione Pronto Anziano (spero che quanto prima possa essere istituzionalizzata) è meritoria e si inserisce nella scia del tuo impegno che da sempre ha caratterizzata il tuo lavoro verso il prossimo ma soprattutto verso le persone più deboli ed indifese come sono i giovani (i tuoi studenti verso per i quali hai speso tutta una vita prima come insegnante e poi come preside) ed ora gli anziani. Tutte e due sono categorie che hanno bisogno di sentirsi amate e protette. Grazie ancora per tutto quello che fai".
Hai ragione Nereo, quando facevo l'insegnante e il preside ho sempre dedicato molto del mio tempo agli alunni in difficoltà familiare e scolastica, ora che sono in pensione mi occupo degli anziani fragili. Non trascuro però i ragazzi, quando trovo qualche alunno in difficoltà mi interesso del loro curriculo scolastico e fornisco loro consigli. Sono per il dialogo tra le generazioni: giovani, adulti e anziani. Siamo alle soglie dell'anno europeo dell'Invecchiamento attivo e del dialogo intergenerazionale.
RispondiEliminaSenza dialogo non si risolvono i problemi,si ingigantiscono, ma quanta fatica!! I volontari, però, non si devono scoraggiare, ma devono continuare a lavorare con impegno e professionalità.