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venerdì 21 dicembre 2012

Basta, ho deciso di appendere l'auto al chiodo!


Ricordate il caso della patente negata all'astrofisica Margherita Hack? 
Focus.it aveva lanciato il seguente sondaggio:  Un medico nega il rinnovo della patente a Margherita Hack, 90 anni a giugno: troppo vecchia per guidare. La scienziata reagisce sdegnata: "Un'ingiustizia. È dal '52 che guido la macchina e, se devo dirlo, non ho mai provocato o fatto incidenti gravi".
Secondo voi, chi ha ragione?
38,3% hanno risposto: Cara Hack, a 90 anni lasci il volante!
61,7% ha risposto: Guidare è un diritto di tutti, giovani e anziani. Se la Hack è in grado di guidare, è giusto rinnovarle la patente.
Com'è andata a finire la storia di Margherita? Ho cercato nel web, ma non c'è traccia di come sia andata la visita presso la Commissione Medica Locale (CML) di Trieste. Se qualcuno lo sa, ce lo dica!
Noi volontari di IASI-Pronto Anziano ci proponiamo di dare consigli gratuiti agli ultraottantenni che devono andare in CML  per il rinnovo della patente. 

Nell'articolo dal titolo, "Patente, avere 80 anni non è una malattia", di Maria Giovanna Faiella apparso sul Corriere della Sera del 30 marzo 2012 si leggeva: «L'uso dell'auto favorisce la partecipazione dell'anziano alla vita sociale, per questo mantenerlo "in pista" contribuisce al suo benessere — afferma Carlo Vergani, geriatra dell'Università di Milano — . Se parcheggia definitivamente la macchina, perde autonomia, autostima, va incontro a depressione».
«Il fisiologico processo di invecchiamento comporta deficit funzionali e la comparsa di malattie croniche che possono alterare la capacità di guida — osserva Vergani —. Inoltre, chi soffre di più patologie assume diversi farmaci che possono interferire con le prestazioni al volante. Ma ciò non significa che l'anziano sia di per sé "un pericolo" per la sicurezza stradale: secondo diversi studi, per esempio, la probabilità di incidente stradale è proporzionale ai chilometri percorsi e perlopiù gli anziani fanno in auto tragitti brevi».
Trovo, inoltre, nel sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, quanto segue: Il decreto "Semplifica Italia" (decreto legge 9 febbraio 2012 n.5, convertito con legge 4 aprile 2012 n. 35), in vigore dal 10 febbraio 2012, ha infatti eliminato l'obbligo di visita medica presso la Commissione medica locale.
Il provvedimento del Governo ripristina, per i patentati più anziani, senza necessità di ulteriori disposizioni attuative, le modalità di rinnovo del documento di guida valide prima delle modifiche introdotte dalla legge 29 luglio 2010 n.120 ed applicate dal 15 settembre 2010. Resta invece confermata la scadenza biennale del rinnovo.
Dal 10 febbraio 2012, quindi, i conducenti ultra ottantenni, per confermare la validità della patente di guida oppure del "patentino" per ciclomotori, devono effettuare, ogni due anni, l'accertamento dei requisiti psico fisici presso i consueti sanitari abilitati previsti dall'articolo 119 del Codice della strada, come, ad esempio, i medici delle sezioni di medicina legale delle Asl, gli ispettori medici delle Ferrovie dello Stato o i medici militari.
Presso questi stessi medici abilitati devono recarsi, alla scadenza della patente, anche i conducenti ultra ottantenni che, nel periodo in cui era obbligatoria, al superamento degli 80 anni, la visita in Commissione medica locale, abbiano ricevuto un rinnovo di validità inferiore a 2 anni. Lo precisa la circolare ministeriale 20 marzo 2012 prot.n. 7852.
In tali casi è compito del medico che effettua la visita valutare l'eventuale rinvio dell'accertamento dei requisiti psico fisici del patentato alla Commissione medica locale: è questa, infatti, una possibilità prevista dal Codice della strada (articolo 119, comma 4, lettera d), per i conducenti di qualsiasi età, ogni volta che l'esito degli accertamenti clinici, strumentali e di laboratorio faccia sorgere al medico dubbi circa l'idoneità e la sicurezza della guida.
Oltre a questa ipotesi, la visita di rinnovo patente resta di competenza della Commissione medica locale, indipendentemente dall'età del conducente, in alcuni casi specifici indicati sempre dal Codice della strada (articolo 119, comma 4 e articolo 115, comma 2): mutilati e minorati fisici, persone affette da alcune patologie invalidanti per la guida, diabetici con patente superiore alla categoria B, conducenti sottoposti a provvedimenti di revisione della patente, ultra sessantacinquenni conducenti di veicoli pesanti per il trasporto cose e di macchine operatrici, ultra sessantenni conducenti di veicoli pesanti per il trasporto persone.
Ma succede spesso che il medico rinvii in Commissione Medica Locale (CML) la persona, specie se ultraottantenne, ogni volta che l'esito degli accertamenti clinici, strumentali e di laboratorio gli faccia sorgere dubbi circa l'idoneità e la sicurezza della guida.
Ma quando una persona che ha guidato l'auto per 60 anni, viene "bocciata" dalla CML è facile che vada in depressione. Abbiamo sempre pensato che sarebbe stato utile, quando la probabilità che la CML si pronunciasse negativamente sul rinnovo della patente ad una persona anziana fosse stata alta, di convincerla con calma a desistere. Ecco la storia di una rinuncia. 
Una signora 83enne, volontaria ospedaliera,  viene a trovarci nella sede di IASI-Pronto Anziano per chiederci una consulenza sul rinnovo della patente. Ci dice che dopo aver fatto domanda, le è pervenuto da parte della segreteria della CML una lettera che fissava il giorno della visita e l'elenco degli accertamenti da effettuare preliminarmente, sette. Sono quasi vent'anni che si reca in Commissione Medica Locale per il rinnovo della patente a causa di un problema agli occhi (quasi non ci vede con l'occhio destro); nell'ultima visita le è stata rinnovata la patente per un anno. Il suo MMG le ha detto che le visite non possono essere fatte in convenzione ma privatamente. Possiede un auto che ha circa vent'anni e che necessita di continue riparazioni. Ci chiede se esiste un poliambulatorio dove fare gli accertamenti in un'unica giornata e a prezzi contenuti. Le rispondiamo che presso poliambulatori privati avrebbero potuto semplificarle l'iter delle visite. Le diciamo però che valuti attentamente se è il caso di correre il rischio di spendere 500/600 € di accertamenti per niente, in quanto CML avrebbe potuto non concederle il rinnovo. Viste poi le condizioni dell'auto, tra non molto avrebbe dovuto cambiarla, valeva la pena di insistere? La signora vive sola con una pensione di 1000 € al mese. Dopo qualche giorno la signora Maria viene di nuovo a trovarci e ci dice: "Giovanni, ho meditato su quello che mi hai detto, ho deciso di rinunciare alla patente". Le rispondo: "Saggia decisione Maria!!" A nostro avviso ha fatto la scelta giusta, sia perché è ancora autosufficiente nella mobilità e sia perché abita in zona abbastanza servita da autobus. Inoltre con i soldi che risparmia rottamando l'auto, per la benzina, l'assicurazione e il bollo può prendere il taxi molte e molte volte.

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