Focus.it aveva lanciato il seguente sondaggio: Un
medico nega il rinnovo della patente a Margherita Hack, 90 anni a giugno:
troppo vecchia per guidare. La scienziata reagisce sdegnata: "Un'ingiustizia. È dal
'52 che guido la macchina e, se devo dirlo, non ho mai provocato o fatto
incidenti gravi".
Secondo voi, chi ha ragione?
38,3% hanno risposto: Cara Hack, a 90
anni lasci il volante!
61,7% ha risposto: Guidare è un diritto di tutti, giovani
e anziani. Se la Hack è in grado di guidare, è giusto rinnovarle la patente.
Com'è andata a finire la storia di Margherita? Ho cercato nel web, ma non c'è traccia di come sia andata la visita presso la Commissione Medica Locale (CML) di Trieste. Se qualcuno lo sa, ce lo dica!
Noi volontari di IASI-Pronto Anziano ci proponiamo di dare consigli gratuiti agli ultraottantenni che devono andare in CML per il rinnovo della patente.
Nell'articolo dal titolo, "Patente, avere 80 anni non è una
malattia", di Maria Giovanna Faiella apparso sul Corriere della Sera del
30 marzo 2012 si leggeva: «L'uso dell'auto favorisce la partecipazione
dell'anziano alla vita sociale, per questo mantenerlo "in pista"
contribuisce al suo benessere — afferma Carlo Vergani, geriatra dell'Università
di Milano — . Se parcheggia definitivamente la macchina, perde autonomia,
autostima, va incontro a depressione».
«Il fisiologico processo di
invecchiamento comporta deficit funzionali e la comparsa di malattie croniche
che possono alterare la capacità di guida — osserva Vergani —. Inoltre, chi
soffre di più patologie assume diversi farmaci che possono interferire con le
prestazioni al volante. Ma ciò non significa che l'anziano sia di per sé
"un pericolo" per la sicurezza stradale: secondo diversi studi, per
esempio, la probabilità di incidente stradale è proporzionale ai chilometri
percorsi e perlopiù gli anziani fanno in auto tragitti brevi».
Trovo,
inoltre, nel sito del Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti, quanto segue: Il decreto "Semplifica Italia" (decreto legge 9 febbraio 2012
n.5, convertito con legge 4 aprile 2012 n. 35), in vigore dal 10 febbraio 2012,
ha infatti eliminato l'obbligo di visita medica presso la Commissione medica
locale.
Il provvedimento del Governo ripristina, per
i patentati più anziani, senza necessità di ulteriori disposizioni attuative,
le modalità di rinnovo del documento di guida valide prima delle modifiche
introdotte dalla legge 29 luglio 2010 n.120 ed applicate dal 15 settembre 2010.
Resta invece confermata la scadenza biennale del rinnovo.
Dal 10 febbraio 2012, quindi, i conducenti
ultra ottantenni, per confermare la validità della patente di guida oppure del
"patentino" per ciclomotori, devono effettuare, ogni due anni,
l'accertamento dei requisiti psico fisici presso i consueti sanitari abilitati
previsti dall'articolo 119 del Codice della strada, come, ad esempio, i medici
delle sezioni di medicina legale delle Asl, gli ispettori medici delle Ferrovie
dello Stato o i medici militari.
Presso questi stessi medici abilitati devono
recarsi, alla scadenza della patente, anche i conducenti ultra ottantenni che,
nel periodo in cui era obbligatoria, al superamento degli 80 anni, la visita in
Commissione medica locale, abbiano ricevuto un rinnovo di validità inferiore a
2 anni. Lo precisa la circolare ministeriale 20 marzo 2012 prot.n. 7852.
In tali casi è compito del medico che
effettua la visita valutare l'eventuale rinvio dell'accertamento dei requisiti
psico fisici del patentato alla Commissione medica locale: è questa, infatti,
una possibilità prevista dal Codice della strada (articolo 119, comma 4,
lettera d), per i conducenti di qualsiasi età, ogni volta che l'esito degli
accertamenti clinici, strumentali e di laboratorio faccia sorgere al medico
dubbi circa l'idoneità e la sicurezza della guida.
Oltre a questa ipotesi, la visita di rinnovo
patente resta di competenza della Commissione medica locale, indipendentemente
dall'età del conducente, in alcuni casi specifici indicati sempre dal Codice
della strada (articolo 119, comma 4 e articolo 115, comma 2): mutilati e
minorati fisici, persone affette da alcune patologie invalidanti per la guida,
diabetici con patente superiore alla categoria B, conducenti sottoposti a
provvedimenti di revisione della patente, ultra sessantacinquenni conducenti di
veicoli pesanti per il trasporto cose e di macchine operatrici, ultra
sessantenni conducenti di veicoli pesanti per il trasporto persone.
Ma
succede spesso che il medico rinvii in Commissione Medica Locale (CML) la
persona, specie se ultraottantenne, ogni volta che l'esito degli accertamenti
clinici, strumentali e di laboratorio gli faccia sorgere dubbi circa l'idoneità
e la sicurezza della guida.
Ma
quando una persona che ha guidato l'auto per 60 anni, viene
"bocciata" dalla CML è facile che vada in depressione. Abbiamo sempre
pensato che sarebbe stato utile, quando la probabilità che la CML si pronunciasse negativamente
sul rinnovo della patente ad una persona anziana fosse stata alta, di convincerla con calma a
desistere. Ecco la storia di una rinuncia.
Una signora 83enne, volontaria
ospedaliera, viene a trovarci nella sede
di IASI-Pronto Anziano per chiederci una consulenza sul rinnovo della patente.
Ci dice che dopo aver fatto domanda, le è pervenuto da parte della segreteria
della CML una lettera che fissava il giorno della visita e l'elenco degli
accertamenti da effettuare preliminarmente, sette. Sono quasi vent'anni che si reca in
Commissione Medica Locale per il rinnovo della patente a causa di un problema
agli occhi (quasi non ci vede con l'occhio destro); nell'ultima visita le è
stata rinnovata la patente per un anno. Il suo MMG le ha detto che le visite
non possono essere fatte in convenzione ma privatamente. Possiede un auto che
ha circa vent'anni e che necessita di continue riparazioni. Ci chiede se esiste
un poliambulatorio dove fare gli accertamenti in un'unica giornata e a prezzi
contenuti. Le rispondiamo che presso poliambulatori privati avrebbero potuto
semplificarle l'iter delle visite. Le diciamo però che valuti attentamente se è
il caso di correre il rischio di spendere 500/600 € di accertamenti per niente,
in quanto CML avrebbe potuto non concederle il rinnovo. Viste poi le condizioni
dell'auto, tra non molto avrebbe dovuto cambiarla, valeva la pena di insistere? La signora vive sola con una pensione di 1000 € al mese. Dopo qualche
giorno la signora Maria viene di nuovo a trovarci e ci dice: "Giovanni, ho meditato su quello che mi hai detto, ho deciso di rinunciare alla patente". Le rispondo: "Saggia decisione Maria!!" A nostro avviso ha fatto la
scelta giusta, sia perché è ancora autosufficiente nella mobilità e sia perché abita in
zona abbastanza servita da autobus. Inoltre con i soldi che risparmia
rottamando l'auto, per la benzina, l'assicurazione e il bollo può prendere
il taxi molte e molte volte.
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