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mercoledì 19 dicembre 2012

Pazienti "dirottati": Favero già richiamato dall'Azienda ospedaliera


Ieri sera ho cenato con i volontari di I.A.S.I. - Pronto Anziano. Ci siamo scambiati gli auguri di Natale, abbiamo parlato dei servizi agli anziani, di studenti, di dialogo e solidarietà tra le generazioni, di scuola, di volontariato, di medici e delle vicende del prof. Favero, ex direttore della Clinica Odontoiatrica. Abbiamo accennato anche alla nuova grana, segnalata dai giornali, sugli interventi chirurgici non autorizzati che venivano effettuati nella Clinica Oculistica. Abbiamo parlato anche, lo confesso, del "bellissimo esempio" di rapporto sentimentale intergenerazionale, non avevamo mai affrontato questo tema, tra Berlusconi e la Pascale, 28enne lei, 28+49 lui.

Non divaghiamo, torniamo al titolo del post. Antonio, amico e socio IASI,  mi dice di aver letto nel Gazzettino un articolo in cui si diceva che l'illustre odontoiatra era stato "richiamato" dall'Azienda Ospedaliera. La notizia mi è sembrata molto strana e quindi sono andato a verificarla. Nella Rassegna Stampa dell'Azienda Ospedaliera di Padova di martedì 18 dicembre 2012,  trovo l'articolo "incriminato". La brava e attenta giornalista Federica Cappellato, esperta di scuola e di sanità, in effetti ha intitolato il suo pezzo: Pazienti "dirottati": Favero già richiamato dall'Azienda ospedaliera. Forse volutamente, per attirare l'attenzione dei lettori, Federica ha usato il participio passato del verbo richiamare, "richiamato", ben conoscendo il suo doppio significato. Il primo fa riferimento al chiamare qualcuno indietro, farlo tornare nello stesso luogo dove si trovava in precedenza (è il significato che si percepisce per primo), il secondo ha valore di sollecitare, rimproverare qualcuno. Io ho usato spesso  il verbo richiamare con il secondo significato, quando scrivevo sul registro di classe: Ho richiamato lo studente Rossi per le troppe assenze.  
Ecco l'articolo:
Chi aveva fissato il prezzario del Centro odontoiatrico pubblico di via Venezia, che proponeva cifre per niente economiche? «Le tariffe aziendali, rispetto alle quali le strutture private riconducibili al professor Favero, cui egli indirizzava i pazienti rivoltisi alla struttura pubblica, praticavano tariffe notevolmente inferiori, sono state determinate dalla competente struttura aziendale su proposta/indicazione del medesimo prof. Favero, da ultimo con sua nota del 24 ottobre 2007». E ancora: «Le strutture private presso le quali i pazienti sono stati indirizzati erano tutte riferibili e riconducibili al medesimo prof. Favero».
Inoltre il celebre dentista era già stato messo in guardia. «Risulta che, sia pure con riferimento a prestazioni che la struttura pubblica non è organizzativamente attrezzata a svolgere, il direttore generale dell'Azienda ospedaliera aveva già richiamato il prof. Favero alla necessità di non effettuare segnalazioni di strutture esterne con modalità tali da configurare l'ipotesi di conflitto di interessi, quand'anche solo potenziale, con la struttura pubblica, e in ogni caso come "invio" diretto dei pazienti a una specifica struttura privata". E quanto si legge nel verbale steso dal Comitato dei Garanti formato da Giampietro Rupolo, Gianbattista Euro Cera e Chiara Cacciavillani, organismo misto ospedaliero/universitario che, giovedì scorso, si è espresso all'unanimità per la sospensione del professore dall'attività assistenziale prestata in regime di convenzione con l'Azienda, imponendo «il suo allontanamento dall'Azienda medesima».
Questo il risultato cui sono giunti i Garanti dopo aver visionato i quattro filmati girati da «Striscia la notizia», prendendo atto anche della documentazione prodotta dallo stesso cattedratico, «documentazione che consta soltanto nella generica negazione di qualsiasi scorrettezza o violazione di pertinenti disposizioni normative». Insomma, scrivono Rupolo, Cera e Cacciavillani, dall'istruttoria esperita risulta «ampiamente comprovata» la circostanza che alcuni pazienti, rivoltisi al centro pubblico di via Venezia, siano stati indirizzati dal prof. Favero a strutture esterne con la promessa di ottenere un significativo sconto. Sulla base di tutto questo il dg Cestrone ha deliberato di sospendere dall'attività assistenziale e di allontanare dall'Azienda ospedaliera il noto dentista «per le gravissime mancanze ai doveri d'ufficio rilevate».

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