Colon |
Nel
sito della Fondazione Veronesi trovo questo interessante articolo: Basta
con la tortura del lavaggio intestinale prima della colonscopia
[NDR: Aggiungo io, non aspettatevi che venga applicata a breve]
Un nuovo metodo studiato da ricercatori americani
utilizza un programma di computer per individuare eventuali adenomi senza
bisogno di purghe fastidiose.
La parte più antipatica dell’esame che, come dice
Renato Pozzetto nella pubblicità del programma di screening dei tumori del
colon/retto, può salvarti la vita è costituita dalla preparazione per la
pulizia intestinale.
In confronto l’esame in sé, effettuato con un
colonscopio flessibile a fibre ottiche, è una passeggiata. mentre tutti i
pazienti ricordano quantomeno con fastidio i tre giorni di preparazione con
tanto di purga finale. D’altro canto se la pulizia intestinale non viene
eseguita correttamente si pregiudica l’efficacia dell’esame.
LA TAC COLONSCOPICA - Ma adesso potrebbe cambiare
tutto: i ricercatori della California University di San Francisco diretti da
Michael Zalis invece di far eliminare materialmente le feci dall’intestino dei
pazienti, hanno fatto in modo che ad eliminarle ci pensasse virtualmente un
computer e lo studio che illustra questo nuovo metodo è stato pubblicato sugli Annals
of Internal Medicine. I ricercatori hanno segnalato al computer le
feci tramite un marcante studiato apposta per legarsi ai materiali fecali che
così sono diventati completamente visibili a una TAC colonscopica, a cui non
sono sfuggiti nemmeno i più piccoli frammenti delle anse intestinali più
recondite.
UN SEGNALE TRACCIANTE - A quel punto il computer,
adeguatamente programmato a riconoscere il segnale del tracciante, non ha fatto
altro che una sottrazione digitale delle feci dalle immagini e il lume
intestinale è comparso in tutta la sua chiarezza mettendo in risalto là dove
fossero presenti adenomi o polipi. I risultati sono stati simili a quelli del
metodo convenzionale eseguito come confronto di controllo, con l’identificazione
di oltre il 90% degli adenomi di almeno 10 mm.
Invece delle solite lamentele dei pazienti reduci da una colonscopia, il 62% di quelli che l’avevano fatta con la sottrazione digitale si è dichiarato soddisfatto. Se si considera che questo esame espone anche a meno radiazioni della TAC convenzionale usata nei casi in cui i pazienti rifiutano la colonscopia a fibre ottiche, potrebbe rappresentare un’ottima chance che espone i pazienti a pochi rischi e può motivarli a un esame che spesso sono restii ad eseguire per il fastidio che può comportare.
Invece delle solite lamentele dei pazienti reduci da una colonscopia, il 62% di quelli che l’avevano fatta con la sottrazione digitale si è dichiarato soddisfatto. Se si considera che questo esame espone anche a meno radiazioni della TAC convenzionale usata nei casi in cui i pazienti rifiutano la colonscopia a fibre ottiche, potrebbe rappresentare un’ottima chance che espone i pazienti a pochi rischi e può motivarli a un esame che spesso sono restii ad eseguire per il fastidio che può comportare.
Cesare Peccarisi
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