Mirella e Luigi |
Noi volontari di IASI-Pronto Anziano riceviamo molte telefonate di familiari di persone con l'Alzheimer che non trovano assistenti familiari (badanti) in grado di convivere per periodi lunghi con persone affette dalla patologia.
In generale verifichiamo che a volte le persone con un forte carattere, quando vengono colpite dalla malattia, diventano ancora più aggressive e quindi complicate da assistere. E' un problema complesso e difficile! Per rendersi conto delle problematiche, si leggano inTopic.it, i commenti di alcuni familiari che hanno impattato con la patologia, clicca qui.Ma accanto a storie tragiche, eccone una bellissima.
Riporto dal Messaggero.it una parte dell'articolo di Laura Bogliolo dedicato al fotografo Fausto Podavini, 39 anni, romano, che ha vinto il prestigioso World Press Photo Award, categoria Daily Life. Il lavoro, durato quattro anni, fino alla morte di Luigi, racconta la vita di tutti i giorni di una coppia, Mirella e Luigi, insieme da 43 anni e uniti nel lottare, negli ultimi sei, contro l’Alzheimer: una malattia degenerativa, che offusca i ricordi, trasforma la quotidianità e cambia le persone.
"La chiama la «scintilla»,
l'attimo creativo che fluisce, improvviso, nella sinfonia dell'anima di chi
agli occhi sostituisce un'emozione. Quella luce che si accende nei percorsi inspiegabili
dell'arte che lo ha accompagnato in quel primo scatto, a 16 anni: scenario il
Parco dell'Appio Claudio, nel quartiere Cinecittà dove è cresciuto.
La scintilla che si è accesa dopo
essere stato per tanto tempo al fianco di Mirella, 71 anni, e Luigi, il marito
malato di Alzheimer. Fausto Podavini, 39 anni, romano, ha vinto il prestigioso
World Press Photo Award, categoria Daily Life, dedicata alle storie silenziose
di tutti i giorni troppo spesso imbavagliate dall'indifferenza.
Podavini racconta: «Ho seguito per mesi la vita di Mirella e
Luigi, non riuscivo a strutturare bene il progetto, poi la scintilla, la chiave
di lettura». Negli scatti in bianco e nero del fotoreporter c'è il dramma
di una malattia che devasta il corpo e la memoria, ma anche e soprattutto
«l'amore, la dedizione, la sofferenza, la forza di una relazione che dura da
più di quarant'anni, un sentimento che nonostante tutte le difficoltà resta
vivo».
Mirella ha passato 43 anni della
sua vita con l'unica persona che abbia mai amato. «Proiettando il pensiero ai miei settanta anni – dice - mi chiedo se si potrà mai avere un rapporto
così duraturo». Il fotoreporter ha saputo della vittoria navigando sul sito
ufficiale del World Press Photo." (...)
Trovo
nel sito dell'Associazione
Casa Mary Community, questa bella descrizione del reportage fotografico di
Fausto Podavini dal titolo: Con “Mirella” Fausto Podavini fotografa l'amore
oltre l'Alzheimer.
"Mirella", reportage del fotografo Fausto
Podavini, è un inno all'amore incondizionato. Immagini toccanti che raccontano
la storia di una donna che si prende cura del marito affetto dall'Alzheimer.
Negli scatti si trova la dolorosa quotidianità di una malattia che cancella la
vita ma che nulla può contro un sentimento che dura da oltre quarant'anni.
Nelle fotografie che potete ammirare nel sito dell'artista
non c'è una ricerca ostinata della sofferenza ma l'emozione di quei gesti
d'amore che sono noti a chiunque abbia assistito una persona cara con tutta la
dedizione dei sentimenti.
La crudeltà dell'Alzheimer è qualcosa che lascia spesso
senza parole, per questo a volte è meglio che la “voce” sia lasciata alle
immagini, capaci di toccare il cuore.
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