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venerdì 15 marzo 2013

Invalidi civili visite solo all'Inps


Dalla Rassegna Stampa dell'Azienda Ospedaliera copio e incollo un articolo pubblicato nel GAZZETTINO PADOVA di venerdì 15 marzo 2013, dal sopratitolo: Accordo, niente più passaggi all'Ulss 16, di tutti gli accertamenti si farà carico l'Istituto e dal titolo: Invalidi civili visite solo all'Inps, scritto da Federica Cappellato. Basta sovrapposizione di competenze, test ripetuti, rimbalzi da una parte all'altra, perdita di tempo e di denaro. Per le visite di revisione delle invalidità civili, d'ora in poi il percorso sarà unificato, l'interlocutore uno solo: l'Inps.

Così ha deciso l'Istituto nazionale di previdenza sociale che ha avviato un progetto sperimentale stringendo sinergia con l'Ulss 16, la più grande del Veneto con il suo bacino di oltre 490 mila abitanti. Dunque l'Inps diretta da Dario Buonomo si fa carico di tutte le visite, circa trecento al mese, aumentando di sei volte l'impegno precedente e alleggerendo, fino ad annullarla, l'attività dell'Azienda socio-sanitaria locale in capo ad Urbano Brazzale. «Così facendo le economie saranno moltiplicate - spiega quest'ultimo -, con meno disagi per i cittadini e riduzione del numero delle sedute delle commissioni sanitarie. Insieme abbiamo razionalizzato l'attività in modo tale che gli accertamenti di revisione vengano eseguiti - illustra Brazzale - da un unico soggetto, e questo consentirà all'Inps anche un minor numero di contenziosi derivanti da diverse valutazioni nei casi di accertamenti doppi di invalidità civile». Il Servizio di igiene e sanità pubblica, coordinato da Ivana Simoncello, si impegna a fornire al centro medico legale dell'Istituto di previdenza sociale gli elenchi delle pratiche in scadenza in tempo utile. La gestione comune riguarderà le revisioni per l'accertamento di invalidità, handicap e disabilità. L'Ulss 16, con il suo direttore sanitario Domenico Scibetta, metterà anche a disposizione del centro medico legale dell'Inps spazi per l'attività di ambulatorio in via Scrovegni. «È un'operazione che va nella direzione dell'umanizzazione delle cure - commenta il dg Brazzale -, uno dei grandi temi ai quali siamo chiamati ad ottemperare insieme al contenimento delle liste d'attesa e al rispetto dei bilanci». Una riorganizzazione procedurale che agevolerà in particolar modo il settore oncologico, dove sono richieste revisioni frequenti. Risolto, intanto, il caso dell'amministrativo dell'Azienda ospedaliera colpito da cancro: l'Ulss 16 ha riconosciuto la chemioterapia come cura salva-vita, e l'uomo non dovrà più attingere al "pacchetto ferie" per curarsi.

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